Gli arbitri devono essere imparziali e devono far rispettare le regole e le policy.
Questo è probabilmente il concetto più importante del documento — gli arbitri devono essere imparziali. Dovrebbe essere inconcepibile che un arbitro prenda una decisione in favore di un giocatore perché sono amici o perché l’arbitro per qualche motivo preferisca un giocatore rispetto all’altro. Essere imparziali è un concetto fondamentale del Codice di Condotta degli Arbitri. Gli arbitri sono rispettati, principalmente, perché sono neutrali e perché fanno rispettare le regole e le policy in maniera equa.
Un arbitro non deve intervenire in una partita a meno che ritenga sia stata commessa un’eventuale infrazione, un giocatore chieda assistenza per un dubbio o una domanda, oppure voglia evitare che un problema degeneri.
Gli arbitri sono all’evento per i giocatori. Il nostro servizio è necessario quando è stata violata una regola, un giocatore ha un qualche bisogno o c’è una situazione delicata come una discussione animata ed è necessario calmare le acque. Quando il loro aiuto non è richiesto, gli arbitri non dovrebbero intervenire negli incontri. Questo significa che non bisogna fare commenti riguardo le azioni di gioco, non rischiando di dare dei consigli, e non disturbando la loro concentrazione. Ricordati che questo non significa che tu debba essere un robot: puoi comunque parlare con loro, o magari fare battute; ricordati solamente di non interrompere le partite!
Gli arbitri non devono prevenire gli errori dei giocatori, bensì devono gestire gli errori che sono stati commessi, assegnare penalità a chi infrange regole o policy e contribuire alla correttezza del gioco e al comportamento sportivo con il loro buon esempio e la loro diplomazia.
Come in tanti altri sport, gli arbitri non prevengono gli errori. Però, nel momento in cui avviene un’infrazione di gioco, gli arbitri intervengono e applicano le necessarie correzioni e penalità. I giocatori non possono contare sugli arbitri per evitare che le loro azioni illegali avvengano, perché gli arbitri non possono prevedere il futuro e le azioni di gioco avvengono velocemente. Nella grande maggioranza dei casi, correggere un’infrazione dopo che è successa ripristina il corretto andamento della partita. Questa policy è valida anche quando stai osservando un incontro all’ultimo turno del round o durante una Top8.
È altresì importante che gli arbitri diano un buon esempio di comportamento. La tua attitudine e le tue azioni hanno un grande impatto sul tenore dell’evento. Le persone devono vedere in te il comportamento che tu vorresti sia tenuto ai tuoi eventi.
Gli arbitri possono intervenire per prevenire o anticipare gli errori che avvengono al di fuori delle partite.
Pur essendo quasi impossibile vedere che un’infrazione di gioco sta per accadere, a volte è possibile vedere un’infrazione al di fuori delle partite che stanno per accadere. In questi casi, gli arbitri dovrebbero intervenire e impedire che queste infrazioni succedano. Il “possono” non significa che “l’arbitro ha il permesso di prendere una decisione” ma significa di più che “Le IPG/MTR permettono all’arbitro di intervenire”. Questo sottolinea l’importanza del “customer service” e chiarisce molto bene che gli arbitri non hanno la possibilità di intervenire e impedire questi tipi di errori. Al di fuori della partita, gli arbitri devono sempre intervenire per prevenire le infrazioni, ma ammettiamo che a volte possano non notare che stia per avvenire un’infrazione.
Ecco alcuni esempi:
- Un arbitro vede che un giocatore sta mischiando il suo mazzo dopo la fine della prima partita, e vede che c’è sul tavolo una carta creatura esiliata precedentemente, e si rende conto che il giocatore si è dimenticato di rimetterla nel mazzo; l’arbitro interviene e dice al giocatore che si sta dimenticando di mischiare una carta.
- In un torneo Sealed Deck, un giocatore da una decklist all’arbitro, e questi si accorge che un giocatore ha dimenticato di segnare le terre base; l’arbitro chiede al giocatore di registrare le terre base che sta giocando.
- Subito prima dell’inizio di un round, un giocatore va alla judge station con in mano una carta (come ad esempio Pacifismo) che appartiene a un precedente avversario; l’arbitro si impegna a cercare dove si trovi il giocatore che deve giocare in questo round, così che possa rimettere la carta nel mazzo prima di cominciare una nuova partita con un mazzo irregolare.
- Prima di un evento, l’arbitro vede una carta alterata in maniera dubbia. L’arbitro ricorda al giocatore che l’Head Judge deve approvare tutte le carte con alterazioni artistiche prima dell’evento.
Conoscere la reputazione di un giocatore o la sua abilità di gioco non deve influenzare la valutazione di una infrazione da lui commessa, ma questi fattori possono essere presi in considerazione durante un’indagine.
Non modifichiamo il tipo di infrazione basandoci su quanto un giocatore abbia una buona reputazione. Una GRV è un warning che prescinde dal fatto che il giocatore sia nuovo o un pro consumato. Una volta che hai determinato che tipo di infrazione fosse, applica le penalità senza farti influenzare dai pregiudizi. Un giocatore che ha la fama di essere losco ha la sua GRV fixata allo stesso modo di un Arbitro di Livello 3 che stia giocando in quell’evento. Dopo che l’infrazione è stata identificata, non ha importanza chi sia il giocatore. In ogni caso, nel determinare come è stata compiuta un’infrazione, lo storico di un giocatore può influenzare l’investigation. Per esempio, è più credibile un nuovo giocatore possa aver capito male come funziona “travolgere” rispetto a un giocatore con esperienza, col quale hai discusso più volte dell’abilità “travolgere” in passato. È comunque possibile che avvengano errori legittimi, ma le domande poste nell’investigation possono essere influenzate da questo assunto.
Lo scopo di una penalità è quello di educare il giocatore a non commettere lo stesso errore in futuro.
Le penalità non servono a dare ad arbitri sadici la possibilità di fare del male a giocatori indifesi. Le penalità servono a ridurre le possibilità che quell’errore si verifichi di nuovo. Un giocatore che riceve una penalità per un’azione, difficilmente rifarà lo stesso errore in futuro. Generalmente le penalità sono intese per essere uno stimolo tangibile per rinforzare la lezione: “Una volta ho perso una partita per questo errore, e non voglio perderne un altro per qualcosa che posso facilmente evitare, conterò ogni volta fino a 60 quando scriverò una decklist”. Lo scopo principale di una penalità non è tenerne traccia: anche se è un effetto secondario utile e comodo, lo scopo della penalità è educare.
Questo avviene attraverso la spiegazione di come le regole o le policy sono state violate e l’assegnazione della penalità associata.
Quindi nella frase qui sopra abbiamo sottolineato l’importanza dell’educazione. Una penalità da sola non può educare. Devi anche spiegare (brevemente) cosa il giocatore ha sbagliato. Altrimenti, potrebbero non capire appieno cosa abbiano sbagliato.
Le penalità hanno come obiettivo aggiuntivo quello di essere un deterrente per tutti gli altri giocatori dell’evento e hanno inoltre la funzione di tenere traccia del comportamento del giocatore nel lungo periodo.
Dobbiamo anche rilevare che non è necessario ricevere una penalità per capire che non vorremmo riceverla. Se un nostro amico ha perso una partita importante per colpa di una penalità, sicuramente non vogliamo perdere nello stesso modo. Impariamo dagli errori degli amici, oltre che dai nostri.
C’è un archivio (privato) di tutte le penalità, come c’è un archivio (pubblico) di tutti i risultati delle partite. L’archivio diventa utile nel caso in cui ci sia un giocatore che commette molte volte la stessa infrazione. Se un giocatore riceve un’ammonizione per “Guardare carte addizionali – Ha rivelato una carta di un avversario mentre mischiava il mazzo prima dell’inizio di una partita” per venti volte in venti tornei consecutivi, bene, non crederesti che lo stia facendo apposta e lo faccia soltanto perché “tanto la prima volta è solo un’ammonizione”?.
Nel caso in cui una violazione minore venga gestita dai giocatori rapidamente con reciproca soddisfazione, non è necessario l’intervento di un arbitro
Gli arbitri devono essere visti come un vantaggio per i giocatori e ci sono molti piccoli errori che i giocatori fanno e che correggono da soli durante una partita, senza il bisogno di un arbitro. Se l’errore è piccolo, e i giocatori lo correggono da soli, sono entrambi felici, quindi non è necessario che l’arbitro si intrometta nella loro partita.
Se i giocatori stanno giocando la loro partita in un modo che è chiaro e comprensibile ad entrambi, ma che potrebbe causare confusione agli occhi di un osservatore esterno, gli arbitri possono richiedere ai giocatori di rendere la situazione chiara, ma non devono valutare se è stata commessa una infrazione o assegnare penalità
I giocatori utilizzano alcune shortcuts, o usano le perline per rappresentare cose strane, oppure utilizzano le pedine sbagliate per le creature. Queste cose possono essere chiare per loro, ma non per gli spettatori (compresi gli arbitri). Se i giocatori capiscono cosa sta succedendo, e tutto procede bene, non assegnare una penalità. Chiedi loro soltanto di giocare in modo più chiaro. Spesso accade che degli spettatori vengano da noi esponendoci problemi che non sono tali. Per questa ragione dobbiamo spingere i giocatori ad essere chiari non solo tra loro, ma anche di assicurarsi che le loro azioni siano chiare a chiunque stia osservando la partita.
In entrambe queste situazioni l’arbitro deve assicurarsi che il gioco stia procedendo normalmente.
Se i giocatori correggono un piccolo errore da soli o stanno giocando in modo che sia chiaro a loro, ma non a chi sta osservando, avvicinati, osserva e assicurati che non stia succedendo nulla di strano e che nessun giocatore stia traendo vantaggio dalla confusione, altrimenti accade che l’errore non si risolve da solo.
Le violazioni più significative vengono affrontate identificando per prima cosa quale infrazione è stata commessa e successivamente applicando le istruzioni appropriate.
Questa frase ha una doppia funzione; serve per ricordare che dobbiamo intervenire in situazioni che siano più che “piccole” e che non dobbiamo prima assegnare la penalità e poi tornare all’infrazione. Dobbiamo capire cos’è successo, qual è l’infrazione, e poi determinare la penalità. Non diamo Partite Perse alle persone perché i loro errori sembra che meritino una partita persa.
Solo il Capo Arbitro è autorizzato ad assegnare penalità che deviano rispetto a questo documento
Quando ci sono più arbitri in un torneo, il Capo Arbitro è l’arbitro responsabile dell’intero torneo; l’unico che ha l’autorità per decidere se una certa penalità non è appropriata per una certa situazione. I capi arbitro sono solitamente gli arbitri con più esperienza all’interno del torneo, e se loro decidono di deviare, di solito è per una buona ragione.
Il Capo Arbitro non può deviare rispetto a queste procedure se non in situazioni molto particolari ed eccezionali oppure in situazioni in cui la filosofia di questo documento non è applicabile.
Certamente, sebbene il Capo Arbitro abbia l’autorità di deviare ogni volta che vuole, ci si aspetta comunque che sappia quando è appropriato farlo. La ragione principale per una deviazione è quando una situazione specifica non si identifica bene con nessuna delle categorie elencate nelle venti pagine della Guida alle Procedure per le Infrazioni. L’unico caso in cui una deviazione è giustificata è quando la situazione è sia particolare che eccezionale.
Le situazioni particolari ed eccezionali sono rare (un tavolo che si ribalta, un pacchetto che contiene carte di un’altra espansione, eccetera).
Questi sono un paio di esempi di “situazioni eccezionali”. In questi casi, usiamo il buon senso e cerchiamo di trovare la “soluzione migliore” con i giocatori. Entrambi gli esempi qui sopra sono particolari ed eccezionali. Assicurati che la situazione lo sia prima di pensare di dover deviare.
Il Livello di Applicazione delle Regole, il turno del torneo, l’età o l’esperienza del giocatore, il desiderio di educare il giocatore e il livello di certificazione dell’arbitro NON sono situazioni particolari ed eccezionali.
Alcune di queste situazioni potrebbero far pensare che è giusto deviare, ma non lo è. Devi applicare le regole senza considerare che è l’ultimo turno, senza considerare che la chiamata proviene dal tavolo 1 o dal tavolo 101. Gli avversari potrebbero essere giovanissimi, ma la differenza di età non è importante quando si esamina la condotta. Il giocatore potrebbe essere un novizio, e non sapere che è proibito lanciare un dado per determinare il vincitore, ma quel giocatore deve comunque essere squalificato, che tu pensi sia giusto oppure no. E infine, essere un arbitro di Livello 3 non dà il diritto di deviare. In verità, sono tenuti a un comportamento molto rigoroso, perché arbitri meno esperti li stanno guardando per imparare dal loro comportamento.
Se un arbitro ritiene che una deviazione sia appropriata, deve consultarsi con il Capo Arbitro
Il fatto che il Capo Arbitro sia l’unico a cui sia permesso di deviare, non significa che un altro arbitro non possa suggerirglielo. Un floor judge, comunque, non deve mai deviare.
Gli arbitri sono persone normali e possono commettere errori. Nel caso in cui un arbitro commetta un errore deve riconoscerlo, scusarsi con i giocatori e rimediare se non è troppo tardi.
Nonostante tutti gli sforzi per allevare Golden Retriever, noi arbitri siamo comunque ancora esseri umani.
Per ora.
Gli esseri umani commettono errori: è la vita. Nessuno può essere sempre preciso tutto il tempo, ed è impossibile aspettarsi il contrario. Comunque, quando commetti uno sbaglio, devi prendertene la responsabilità e correggerlo, se puoi. I giocatori non possono pensare che qualcosa che un arbitro gli abbia erroneamente detto sia giusto. In tutti i casi, devi scusarti con i giocatori per il tuo errore. A volte è meglio farlo subito, a volte è meno invasivo farlo una volta che la partita sia finita; ma scusati con entrambi i giocatori appena possibile, e correggi la situazione. I giocatori solitamente sono molto comprensivi, anche quando la chiamata errata li ha penalizzati.
Se un membro dello staff del torneo dà ad un giocatore un’informazione errata che lo porta a compiere una violazione, il Capo Arbitro è autorizzato a diminuire la penalità.
Ci aspettiamo che i giocatori credano agli ufficiali di torneo, e i giocatori devono agire secondo le istruzioni e le informazioni che gli forniamo. Non è giusto penalizzarli per aver creduto a una persona a cui pensavano di dover credere. Comunque, la decisione di diminuire la penalità spetta sempre al Capo Arbitro, che può agire in questo senso solo quando entrambe questi casi siano verificati: 1) è stato un Arbitro a dare l’informazione sbagliata e 2) una violazione è diretta conseguenza di questa informazione sbagliata.
Per esempio, un giocatore chiede ad un arbitro se una carta è legale in un certo formato e l’arbitro risponde di sì. Quando viene appurato che il mazzo del giocatore è illegale a causa di tale carta, il Capo Arbitro deve applicare la normale procedura per correggere la lista, ma può diminuire la penalità ad Ammonizione in conseguenza dell’errore diretto dell’arbitro.
Altri esempi potrebbero essere:
- Declassare una Violazione delle regole di Gioco – Ammonizione a “nessuna penalità” se un Arbitro dice a un giocatore che può stappare due terre tappate con Teferi, Eroe di Dominaria.
- Declassare un Problema di Mazzo da Partita Persa ad Ammonizione se precedentemente un arbitro ha detto al giocatore che registrare scrivere solo “Jace” per identificare la carta planeswalker andava bene.
If a player clearly acts on erroneous information provided by a judge during the game, the Head Judge may consider a backup to the point of the action taken, even if that action did not lead to a violation.
We expect players to trust the information provided by their tournament officials, as detailed already. Normally a backup could only be considered if an infraction had been committed, but in the same way that it is unfair to penalize a player for trusting the information provided, it is also unfair for a player to have made a decision based upon that information even if it doesn’t result in an infraction.